Emanuela Rosa-Clot

Il nostro comune giardino dall’umile nome di terra

A ottobre, sarebbero stati dieci anni dall’uscita su Gardenia del primo articolo di Pia Pera che, sull’ultima pagina di questa rivista, tutti i mesi ci raccontava le sue esperienze di “Apprendista di felicità”. Ma dal dicembre scorso la malattia degenerativa che l’aveva colpita, la SLA, le impediva di scrivere. Aveva scoperto di essere ammalata nel…

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Michele Serra

Il mio giardino non sa che anch’io posso appassire

Pia Pera raccoglie in un volume i pensieri di una donna che ha dedicato alle sue piante una cura che adesso non può più prestare
Il giardiniere è ammalato. È una malattia grave, invalidante, una lenta discesa verso l’immobilità. Chi si prenderà cura del giardino? Chi provvederà alle mansioni che ogni stagione richiede, come farà il giardino — quel giardino — senza le mani che l’hanno creato, cresciuto, protetto? Come potrà sopravvivere, quel piccolo Eden, alla sparizione del suo Dio?

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Emanuele Trevi

L’ultimo racconto strappato alla paura

Alias, Il Manifesto 10 Aprile 2016 Al giardino ancora non l’ho detto di Pia Pera (Ponte alle Grazie, pp.216, euro 15,00) è un finale di partita, la cronaca di una malattia inesorabile, l’ultima immagine del mondo elaborata da un essere vivente che sente arrivare la fine. L’unica forma possibile del libro era quella del diario…

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Emanuele Trevi

Nei sessant’anni della sua vita intensa

Nei sessant’anni della sua vita libera e intensa, Pia Pera ha esercitato un numero notevole di talenti, sempre tuffandosi senza risparmio nel nuovo esperimento, sempre facendo le cose nell’unica maniera in cui vale la pena di farle: come se fossero le ultime che facciamo.

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Emanuele Trevi ha vinto il premio Strega 2021 con “Due vite”: una è quella di Pia Pera

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Stefano Velotti

Intorno a Pia

Credo che il breve testo scritto da Pia Pera per questo catalogo sia stato il suo ultimo. L’ho ricevuto per email meno di due settimane prima chemorisse, con questa avvertenza: “ho abbozzato questa cosa che ti mando, non so se poi la cambierò un po’ ma l’idea di base credo resterà quella”. Il testo consiste in una citazione dai diari di Tolstoj, in cui si contrappongono due modi di esperire la natura: il primo come un oggetto, un panorama distante da ammirare, l’altro come “un infinito e bellissimo intero” di cui sentirsi parte.

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Avvakum | a cura di PIA PERA

Vita dell’arciprete Avvakum

scritta da lui stesso

Coltivare verdura e frutta sul balcone, sul davanzale o in piena terra, e difendere il proprio diritto alla semplicità.

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Aleksandr Puskin | a cura di PIA PERA

Evgenij Onegin

Cosa racconta Pusˇkin nello Evgenij Onegin? Uno spreco, una storia d’amore mancata, l’impossibile accordo fra educazioni sentimentali ispirate a modelli letterari diversi, la vita stritolata nelle discrepanze fra civiltà e natura…

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